Stuart Hall, sociologo e saggista, è stato una figura importante nel rilancio della politica britannica di Sinistra negli anni tra il 1960 ed il 1970.
Prendendo spunto dal pensiero di Gramsci sull'Egemonia, Hall ha elaborato la sua teoria di codifica e decodifica dell'interazione tra pubblico e i media: il pubblico non si limita a accettare passivamente un messaggio (trasmesso verbalmente o per iscritto, attraverso un libro o un film o un altro mezzo di comunicazione) ma ne interpreta il significato che dipende dunque dal contesto culturale della persona. Ciò spiega come mai alcuni recepiscano il messaggio mentre altri lo rifiutino.
Nato a Kingston, in Giamaica, nel 1932, Stuart Hall si trasferì in Inghilterra nel 1951 e nel 1964 iniziò a collaborare con il Centre for Contemporary Cultural Studies dell’Università di Birmingham, del quale prese la direzione nel 1969.
Nel 1979 si trasferì alla Open University come docente di sociologia e vi rimase sino al 1997.
Nonostante il ritiro dall'insegnamento Hall non ha rinunciato al suo impegno sociale e politico: attualmente fa parte della Commissione di studio sul futuro della società multi-etnica del Runnymede Trust, una prestigiosa organizzazione culturale britannica.