Il mio regno per un cavallo!

Riccardo III
Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo!

E' una battuta di Riccardo III nell'omonima opera teatrale di William Shakespeare, che ha come protagonista il discusso monarca inglese.

Ultimo figlio di Riccardo Plantageneto, duca di York, Riccardo III (1452-1485) non avrebbe avuto titolo per salire al trono e governò per qualche tempo come reggente dopo la morte del re suo fratello, Edoardo IV, poichè i figli di quest'ultimo erano ancora bambini.
Non fu difficile per Riccardo convincerli a cedergli il potere e, una volta ottenutolo, fece rinchiudere i nipoti, Edoardo di 12 anni e Riccardo di 9, nella Torre di Londra.
Di loro non si seppe più nulla.
Solo un centinaio di anni più tardi, durante dei lavori di ristrutturazione della fortezza, furuno rinvenuti due piccoli scheletri che vennero identificati come le spoglie degli sventurati principini.

L'usurpatore però non regnò nè felicemente nè a lungo: oltre alle disgrazie personali (la morte dell'unico figlio undicenne e della moglie) dovette fronteggiare la ribellione dei suoi oppositori e, nel 1485, dopo due anni dall'incoronazione, fu ucciso in battaglia dalle truppe capitanate da Enrico Tudor, che gli successe al trono d'Inghilterra ponendo fine alla dinastia degli York.

Risoluto e deciso, fortemente determinato a conquistarsi il potere, Riccardo III non ci apparirebbe molto diverso da certi politicanti attuali se per perseguire il suo scopo non avesse usato i mezzi propri della sua epoca (che a noi risultano eccessivi) e se non fosse stato penalizzato da una storiografia di parte volta a contrapporre i pregi della dinastia Tudor ai difetti di quella degli York.

Anche il dramma shakesperiano risente dell'influenza di questa linea di pensiero, dipingendoci il personaggio con forti connotati negativi persino nell'aspetto fisico (caratterizzato da deformità che non hanno alcun fondamento storico) quasi che la bruttezza esteriore fosse il sintomo evidente della malvagità interiore!

La famosa frase Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo! è pronunciata da Riccardo durante la battaglia in cui sarà ucciso: disarcionato dal suo destriero, improvvisamente vulnerabile in mezzo ai nemici, si sente perduto e quel regno conquistato al prezzo di odio, tradimento, crudeltà, assasinio, è disposto a darlo via in cambio di un cavallo che lo aiuti a sopravvivere nell'impeto del combattimento.
E' il grido disperato di un uomo che offre quanto più gli preme in cambio di un ultima scintilla di vita.

Quando si è d'accordo in linea di principio...


Quando si dice che si è d'accordo su una cosa in linea di principio significa che non si ha la minima intenzione di metterla in pratica.

Otto Von Bismarck